Orio Odori TEDxArezzo
E’ facile amare la musica, mio padre l’amava. Così mi ha costretto prima ad ascoltarla (ad ore impossibili) poi a praticarla. Mi sono trovato in un’orchestra a suonare anche brani che a volte non mi piacevano. L’inquietudine cresceva, fino a quando, ormai trentunenne ho iniziato a pensare a una mia musica.
Ora ho composto più di trecento brani tra cui due opere liriche, musiche da film e tanti brani scritti per un gruppo di amici che da venti anni suonano le mie composizioni. Sono i musicisti della Banda Improvvisa e della Filarmonica di Loro Ciuffenna, molti di loro fanno altro di lavoro, ma tutti insieme hanno accettato di diventare il gruppo che mi ha permesso di sperimentare, di crescere e di credere nella mia musica. Con essa, scritta solo per placare la mia inquietudine, sono successe tante cose che vi racconterò. In altri paesi uno come Orio Odori sarebbe considerato una sorta di tesoro nazionale: per l’intelligenza versatile e caparbia, quasi rocambolesca, ma con sostanzioso ancoraggio allo studio continuo, per la statura delle composizioni e gli apporti dati nella lettura delle composizioni altrui. Da noi resta un compositore e un musicista “di nicchia”, invece anche se negli ultimi anni le cose stanno cambiando, a forza di seminare buona musica: non ultima, la strepitosa vicenda della Banda Improvvisa, da Odori inventata e diretta. Harmonia Ensemble è il gruppo che, in epitome, meglio riesce ad esprimere la forza vitale delle note pensate e suonate da Odori con il suo assetto severamente classico per tre quarti (il clarinetto del leader, il violoncello, il pianoforte), pungolato continuamente dalle percussioni. C’è tutto il prismatico mondo di Odori in queste dieci “danze”, pensate come omaggio al mondo sensuale e indipendente degli etruschi: echi zappiani, rutilanti ritmi “zoppi” balcanici, teneri slanci romantici temperati da un lampeggiante ironico alla Nino Rota, contrappunto elegante, cruda forza ritmica.